La casa del Bicentenario deve il suo nome al fatto di essere stata riportata alla luce esattamente dopo due secoli dalla scoperta di Ercolano.
La domus si trova sul decumano massimo ovvero la strada principale dell'antica città romana e per questo non stupisce il fatto che si tratti di una abitazione sontuosa. La casa occupa circa 600 mq e ha pavimenti a mosaico tranne nel tablinio dove il pavimento è costituito da lastre di marmo colorato, le pitture alle pareti sono del quarto stile. Il giardino interno è stato ricreato dagli archeobotanici esaminando i resti delle piante originali. La casa ha subito delle trasformazioni con alcune stanze affacciate sul decumano trasformate in botteghe e il piano superiore reso indipendente per poterlo vendere o più verosimilmente per poterlo fittare. L'importanza di questa lussuosa abitazione è data dal ritrovamento di tavolette cerate incise che hanno permesso agli storici di ricevere informazioni di prima mano su alcuni aspetti della società romana e da una impronta a forma di croce che ha fatto sospettare una presenza già nel 79 d.C. del cristianesimo nella società romana anche se oggi sono in molti a ritenere che si tratti delle impronte di semplici mensole o comunque degli incastri di componenti di arredo.