Caupona della casa di Nettuno e Anfitrite

    vista scavi ercolano vista scavi ercolano Si tratta di una delle botteghe meglio conservate dell'antichità ed è una caupona, (tavola calda,) posta all'esterno della casa di Nettuno e Anfitrite a cui è però collegata da uno stretto corridoio che permette al proprietario di passare facilmente dal lavoro alla zona privata.

    Al suo interno l'ambiente è ottimamente conservato al punto da poter osservare la balaustra originale in legno e le mensole dove venivano sistemate le anfore da vino. Il bancone con i doli ,(grossi recipienti), ha restituito agli archeologi i ceci e le fave che venivano serviti ai passanti.

     

    Grande Taberna

    La grande osteria ha un lungo bancone con rivestimento in marmo dentro al quale sono stati murati i dolia, (grandi recipienti) conteneti i cibi da servire. Su alcuni ripiani venivano posti altri vasi contenenti i cibi o le bevande da servire. Anche in questo caso la bottega è collegata tramite un corridoio all'abitazione del proprietario , piccola ma con due stanze affrescate. Su una parete era dipinta una nave e una massima in greco la cui traduzione era: "Diogene, il cinico, nel vedere una donna travolta da un fiume, esclamò: "Lascia che un malanno sia portato via da un altro malanno".