La domus è di grandi dimensioni anche se 2/3 sono destinati ad orto ed è per questo motivo che viene spesso definita villa. Il terremoto del 62 d.C. danneggiò molti edifici e per soddisfare le richieste di alloggi l'astuta ricca proprietaria mise in fitto una parte.
    Dipinto sulla facciata della casa è stato trovato l'annuncio di fitto rivolto a persone "perbene" di appartamenti al primo piano e botteghe con abitazione annessa. La durata del fitto era di 5 anni.
    Mise a frutto anche i suoi bagni privati con piscina all'aperto, una alternativa alle terme pubbliche.

    La parte riservata alla padrona è di particolare pregio anche se le sculture e alcuni dipinti sono conservati al museo nazionale di Napoli. Il giardino ha una particolarità interessante che la differenzia dallo standard, le colonne del porticato sono quadrangolari e non tonde e sono rivestite in marmo, un vero lusso. Un canale d'acqua arricchiva ulteriormente il giardino.

    dettaglio pavimento casa di Giulia Felice

     

     

    giardino della casa di Giulia Felice triclinio della casa di Giulia Felice giardino della casa di Giulia Felice giardino della casa di Giulia Felice giardino della casa di Giulia Felice