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In tutte le città romane il foro rappresenta la piazza principale dove si svolgevano le principali funzioni civili, religiose e commerciali. Anche a Pompei il foro era riservato solo ai pedoni ed era vietato l'accesso ai carri. Solo edifici pubblici si affacciano su questo grande spiazzo della dimensione di 142 m. di lunghezza e 38 m. di larghezza. Il foro si mostra spoglio, senza statue e senza il suo pavimento lastricato in travertino e senza i preziosi marmi che lo ornavano. Si ritiene che poco dopo l'eruzione la zona fu scavata e spogliata degli elementi preziosi riutilizzati in altre opere pubbliche. Sul foro si affacciava il tempio di Giove in seguito divenuto Capitolium e quindi dedicato alle tre principali divinità della città eterna ossia: Giove, Giunone e Minerva.
Nei sotterranei del tempio, oltre agli arredi sacri e i doni votivi dei fedeli si conservava anche il tesoro pubblico chiamato erarium.