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Paragonabile alle nostre tavole calde il thermopolium offriva una veloce pasto di mezzogiorno con bevande e cibi caldi agli antichi romani indaffarati nelle loro attività lontani da casa.
La struttura dell'esercizio commerciale è abbastanza semplice e funzionale, c'è un bancone affacciato sulla strada dove sono state murate delle grandi giare (dolia) in cui si conservavano i cibi da servire, in alcuni casi è presente anche una sala adiacente dove era possibile consumare dei cibi caldi.
A Pompei ne sono presenti molti, (ne sono stati trovati ben 89).
La caupona di Asellina
Su via dell'abbondanza è situata la caupona (tavola calda) di Asellina. Si tratta di una vera e propria stazione di sosta riservata ad una utenza medio bassa. Al piano terra si consumavano i cibi o si beveva del vino spesso di bassa qualità e al piano superiore alcune prostitute intrattenevano i clienti. La popolarità di queste donne doveva essere notevole visto che firmavano pubblicità elettorali a sostegno di alcuni candidati alle cariche pubbliche di Pompei.
Thermopolium di Lucius Vetutius Placidus
Sempre su via dell'abbondanza è presente uno dei Thermopolium meglio conservati degli scavi ed è famoso per il larario affrescato. Inquesto esercizio commerciale è stato ritrovato un mucchietto di monete pari a circa 3kg del valore di 680 sesterzi, l'incasso della giornata. Appartenne a Lucius Vetutius Placidus e costituisce un chiaro esempio di quello che in Campania viene definito "casa e buttega", infatti un ingresso indipendente permette l'accesso alla casa del "barista" dove fa bella mostra di sè un triclinio decorato
Thermopolium regio V
Particolarmente interessante è il termopolio recentemente trovato nella regio 5, talmente ben conservato da mostrare degli affreschi con colori ancora vividi.Questo antico ristorante veloce, adornato con vivaci affreschi che includono una ninfa marina e vari animali, offre uno sguardo unico sulla dieta e la vita quotidiana dei Pompeiani. Il ritrovamento di tracce di cibo nei recipienti del termopolio ci aiuterà a svelare le abitudini alimentari dell'epoca romana.